mercoledì 13 gennaio 2010

Resistenze

I primi componenti di cui parleremo sono le resistenze anzi sarebbe piu' corretto parlare di resistori in quanto la resistenza è una grandezza fisica che misura la tendenza di un conduttore di opporsi al passaggio di una corrente. In elettronica se ne usano tantissimi tipi, ma la loro funzione rimane sempre quella di determinare una caduta di tensione, e quindi di ottenere nei vari rami di un circuito le giuste correnti. I resistori sono a volte utilizzati per convertire l'energia elettrica in energia termica (vedi ad esempio un fornetto elettrico o una stufetta elettrica). Un qualsiasi conduttore ha una sua resistenza elettrica. Il termine "resistenza" deriva dal fatto che un conduttore in qualche modo ostacola il flusso di elettroni come un restringimento in un tubo impedisce il normale passaggio dell’acqua.
La resistenza è un parametro costante e caratteristico di ogni conduttore, isolante e semiconduttore ed è espresso in ohm. Esso è il rapporto tra la differenza di potenziale ai capi del conduttore e la corrente che circola in esso.

Il valore della loro resistenza elettrica è espressa in ohm (simbolo: Ω) tuttavia questo valore non è quasi mai indicato con dei numeri ma lo si ricava "leggendo" i colori delle fascette colorate su le stesse. Ecco la tabella di riferimento:
Se osservate una resistenza, vedrete (da una estremità o dall'altra) una fascetta color oro; questo colore indica che la tolleranza rispetto al valore nominale è del 5 %. Se la fascetta è color argento significa che la tolleranza è del 10 % (valore meno preciso e resistenza di minore qualità). Cominciate poi a leggere le tre fascette, da sinistra verso destra. Il colore della prima indica la prima cifra del valore; il colore della seconda fascetta indica la seconda cifra; il colore della terza è il moltiplicatore ossia vi dice quanti zeri dovete aggiungere.

Nel caso della resistenza raffigurata come esempio, abbiamo: rosso, viola, arancio. A tali colori corrispondono i numeri 2, 7 e 3. Il valore è quindi 27 seguito da 3 zeri, cioè: 27000 ohm

Quando compriamo un resistore oltre a sapere la sua resistenza dobbiamo essere a conoscenza di un secondo parametro: la potenza da dover dissipare. Questo perché ogni resistenza, quando sottoposta ad una corrente, tende a riscaldarsi per l’effetto Joule. Per poter capire bene il fenomeno basta immaginare che gli elettroni, in qualche modo, attraversando il conduttore si scontrano e strusciano con gli atomi del conduttore stesso generando calore. Lo stesso effetto che avviene quando ci sfreghiamo le mani.
La formula per calcolare la potenza è:

La potenza si misura in watt (abbreviato W).

Le resistenze in commercio hanno varie forme e colori, l’unica cosa che le accomuna è la presenza di due piedini per poter effettuare il collegamento sul circuito tramite saldatura a stagno. Le forme vanno dai cilindretti a dei parallelepipedi fino a nanoscopici quadratini neri (dette resistenze SMD, usate nei circuiti stampati industriali).

La prossima volta iniziamo a fare qualche prova pratica.
Ciao

sabato 9 gennaio 2010

Generatore di tensione

La scorsa volta abbiamo parlato di tensione e corrente in modo molto semplice e astratto. Ma come faccio a dare questa tensione? Ecco che parliamo oggi del generatoredi tensione che altro non è che un dispositivo capace di generare una differenza di potenziale tra i suoi due terminali.
Il generatore è un dispositivo che mantiene in moto le cariche elettriche all’interno del circuito, fornendo l’energia necessaria.
Può essere considerato come una pompa di cariche elettriche che mantiene costante la differenza di potenziale tra due punti (generatore di tensione continua):

Esistono due tipi di tensione :

TENSIONE CONTINUA

TENSIONE ALTERNATA

La tensione continua ha un andamento costante e la si incontra, ad esempio, nella batteria dell'auto o in qualunque pila. Si ha, pertanto, un terminale positivo (quello a potenziale maggiore) e un terminale negativo (quello a potenziale minore).
La tensione alternata, come quella a 230 volt presente nelle nostre abitazioni, si inverte continuamente, per cui non è possibile contrassegnare i terminali come positivo e negativo.

Prendiamo ora un tester e una pila e facciamo un banalissimo esperimento.

La pila in questione è una normalissima pila da 1,5 V. Ma saranno propio 1,5 Volt? Controlliamo..
Setto il tester per misurare i Volt in corrente continua dandogli come soglia massima 20 V, questo perchè se mettessi un valore troppo basso rischierei di danneggiare il tester.


Infine procediamo alla misurazione : puntale nero sul - della pila e puntale rosso sul + .
Notiamo che il voltaggio effettivamente è di 1,48 V .


Bene alla prossima.


mercoledì 6 gennaio 2010

Tensione e corrente

Ci credete che sino a poco tempo fa non sapevo nemmeno la differenza tra questi due termini.
Per me la corrente era solo quella "cosa" che se toccavo mi dava la scossa ora invece posso dire che la corrente altro non è che il movimento velocissimo di elettroni all'interno di un conduttore (filo elettrico).
Questi atomi però non si muovono se non hanno una "spinta" che è per l'appunto la tensione.


Per spiegare il significato di tensione usiamo un semplice esempio: due serbatoi di acqua sono collegati con un tubo. Se il livello A nel primo serbatoio è identico al livello B del secondo (prima figura), non si ottiene alcun movimento, mentre una differente altezza (seconda figura) provoca il passaggio di acqua dal serbatoio col livello più alto a quello col livello più basso. Si deduce che per ottenere il movimento si ha bisogno di una differenza di altezza.



Negli impianti elettrici al posto del tubo abbiamo il cavo elettrico e al posto dell'acqua abbiamo la corrente elettrica. La differenza non è più di altezza, ma di potenziale elettrico. Questa differenza di potenziale (d.d.p.) prende il nome di tensione.
Se aumentiamo la differenza di altezza, l'acqua scorre con più velocità. Allo stesso modo se aumentiamo la tensione aumenta l'intensità di corrente.

La differenza di altezza si misura in metri, mentre la differenza di potenziale (tensione) si misura in volt (V) e la indichiamo con la lettera V. La corrente si misura in ampere (A) e si indica con la lettera I.




GRANDEZZAUNITA' DI MISURA
tensioneVvoltV
correnteIampereA

La situazione mostrata nella figura precedente, può essere considerata simile a quella che si ha in una batteria. Infatti col passaggio di acqua la differenza di livello va progressivamente riducendosi fino ad annullarsi. Allo stesso modo una batteria si scarica (si riduce la differenza di potenziale tra polo positivo e polo negativo) mentre eroga corrente.


In una presa, invece, vi sono costantemente 230 volt tra fase e neutro. Una situazione simile sarebbe quella in cui un rubinetto provvede a immettere continuamente acqua nel serbatoio per mantenere costante il livello A e di conseguenza la differenza A-B (possiamo considerare il livello B come quello del mare, sempre costante prescindendo dalle maree).



domenica 3 gennaio 2010

Cambio filo basour / lampada

Partiamo con illustrare un'operazione per molti banale..ma che può tornare utile per i meno smaliziati: cambiare il filo della basour.
Tutto nasce dal fatto che la mia basour è rotta, non si accende piu'.
Guardando un po' in giro vedo che già in passato l'interrutore aveva dato dei problemi visto che c'è già del nastro isolante.


Ci sono dei fili scoperti e il tasto per accendere e spegnere non scorre agevolmente ma è quasi bloccato.

Allora quello che andremo a fare è cambiare il filo della basour incluso l'interruttore con uno nuovo.
Per prima cosa svitiamo la lampadina e il portalampada.



Bene ora svitiamo il candelabro di ferro all'interno della lampada e svitiamo la vite posta alla base del vetro nella parte esterna.



Ora non ci resta che sollevare la placchetta nera dei contatti e svitare le viti ferma fili.
In questo modo il filo è libero e pronto a essere sostituito con uno suo "simile" nuovo.



Guardando l'interrutore aperto si vede perchè non funzionva piu'.. le lamine sono ormai troppo rovinate.


Ecco il filo che ho usato:
cavo per alimentazione abat - jour


Ora non resta che rifare il tutto in ordine inverso e voilà ..

Benvenuto

Ciao,
mi chiamo Miller e come dice il titolo del sito il mio intento è di addentrarmi nel mondo del "fai da te" in generale e di imparare da zero le basi dell'elettronica.
Ho deciso di creare questo blog per due semplici motivi:
  • tenere traccia dei miei progressi, mostrandovi di volta in volta i miei esperimenti.
  • dare un aiuto concreto a tutti coloro che come me non hanno nessuna dimestichezza con il lavoro manuale ma che nonostante tutto vogliono cimentarsi "nel fare".
Una precisazione è d'obbligo non sono ne un perito elettronico ne tanto meno un mago del fai da te, quindi qui troverete sia teoria (documentazioni del caso che troverò in rete) sia pratica (mostrandovi passo a passo i lavori realizzati) di una persona volenterosa che parte da zero.